Rising Sun, Italian Thunder: Italjet Gresini in the Motegi Mayhem

Giappone. Twin Ring Motegi. Un circuito scavato nelle verdi colline di Tochigi dove la Moto2 diventa una lotta con i coltelli a 300 km/h. Per Italjet, questo è stato un altro capitolo della nostra prima stagione come sponsor principale della Gresini Racing e, per Albert Arenas e Darryn Binder, un fine settimana che avrebbe messo a dura prova nervi, muscoli e macchina.

Il round giapponese della MotoGP non ti mette a tuo agio. Le curve richiedono sangue, i rettilinei amplificano ogni debolezza e un errore è sufficiente per porre fine al tuo weekend. Come il Italjet Quando la squadra Gresini arrivò a Motegi, non ci furono dubbi: ci stavamo tuffando nel vivo di una brutale doppia trasferta all'estero.


Venerdì: Arene nel mirino

Il primo giorno a Motegi era tutto incentrato sulla velocità di sopravvivenza. Il grip c'era, ma il margine era risicato. Alberto Arenas ha ricavato un 14° tempo più veloce e si è assicurato un biglietto diretto per il secondo trimestre. Darryn Binder ha combattuto duramente ma ha concluso la giornata in 27°, lasciato ricostruire durante la notte e cercare maggiore stabilità sui freni.

Pratica – GP del Giappone: 14° Arenas 1'49.248s; 27° Binder 1'50.049s.
FP1: 17th Arenas 1'50.085s; 19th Binder 1'50.212s.

Arenas è stato molto clinico:

“Oggi abbiamo lavorato molto sul ritmo gara e abbiamo raggiunto il nostro obiettivo, che era quello di entrare in Q2… Abbiamo ancora un ampio margine di miglioramento e, lavorando bene, possiamo lottare per un posto nelle prime file.”

Binder non ha voluto indorare la pillola:

“È così bello essere di nuovo qui in Giappone… Oggi è stata una giornata un po' dura: è davvero importante avere una moto che si fermi bene su questa pista e ci stiamo lavorando…”


Sabato: Quarta fila chiusa

Le qualifiche erano pura tensione. Arene mantenne il suo ritmo e tirò fuori un 1'48.626, abbastanza per 12° posto, la quarta fila. Uno spazio pericoloso, abbastanza vicino da poter essere attaccato ma circondato dal caos. Legante ha fatto un passo avanti in Q1 ma è caduto alla curva 10 mentre spingeva per di più. Avrebbe iniziato 24°.

Qualifiche – GP del Giappone: 12° Arenas 1'48.626 (Q2); 24° Binder 1'49.165 (Q1).

Arene:

“Grazie al lavoro di ieri, stamattina abbiamo notato subito un miglioramento… Ci mancavano qualche decimo… studieremo i dati per capire quale sia il pacchetto più performante per domani.”

Legante:

“Stamattina ho fatto un piccolo passo avanti… Andando in Q1 mi sentivo abbastanza bene… ma sfortunatamente nel secondo tentativo ho chiesto troppo entrando nella curva 10 e ho avuto una piccola caduta.”


Domenica: sette punti e una caduta

Luci spente e il gruppo Moto2 esplode. Daniele Holgado era intoccabile in prima linea, con Jake Dixon E Diogo Moreira riempiendo il podio. Dietro di loro, la vera lotta era la sopravvivenza. Alberto Arenas ha scavato in profondità, i suoi primi giri correndo al ritmo dei primi tre. Alla bandiera era nono, bancario sette punti preziosi e salendo a 8° nel campionato del mondo con 108 punti.

Darryn Binder ha spinto forte finché la curva 9 non ha frenato. Una perdita all'anteriore, una scivolata nella ghiaia e la fine del suo GP del Giappone. Una pillola amara, niente punti, nessuna pietà.

Arene, dopo la gara:

“È stato un buon weekend… I primi sette giri, in particolare, con il serbatoio pieno e le gomme nuove, ci hanno permesso di raggiungere la top 3 in termini di ritmo, ma non è bastato. Sappiamo su cosa dobbiamo lavorare e continueremo a farlo, per poter lottare almeno per la top 5 nella prossima gara.”

Binder, con onestà:

"Sono davvero deluso di essere caduto al GP del Giappone... Mi sentivo abbastanza bene... ma sfortunatamente ho perso l'anteriore alla curva 9. Ora tocca all'Indonesia, non vedo l'ora di migliorare lì."


I numeri

  • Vincitore/Podio: Daniel Holgado (P1), Jake Dixon (P2), Diogo Moreira (P3)
  • Alberto Arenas: P9 → 7 punti → 8° in campionato (108 punti)
  • Darryn Binder: NC (incidente, curva 9) → 24° in campionato (12 punti)

Sopravvivere a Motegi

Motegi spoglia la squadra di tutto. Non gli interessa il tuo piano, la tua forma o il tuo umore, ma solo ciò che riesci a dare quando le luci si spengono. Italjet Gresini ha lasciato il Giappone con sette punti, Arenas è salito nella top ten del campionato mondiale, Binder se n'è andato affamato di riscatto.

Ora il circo si sposta in Indonesia. Nuovo percorso, nuovo caos e un altro tentativo di trasformare il dolore in ritmo.

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Italjet Dragster 700 Twin