Arriva un momento nella vita di ogni marchio in cui ci fermiamo, guardiamo il mondo che ci circonda e realizziamo che l'industria si è addormentata sul manubrio. Cloni di plastica. Silhouette in gelatina. Forme sicure progettate da comitati e algoritmi. Da qualche parte lungo il cammino, l'anima è stata prosciugata da due ruote.
Quindi abbiamo costruito qualcosa per svegliare il mondo.
All'EICMA 2025, sotto le luci bianche e i pavimenti lucidati, abbiamo svelato non solo un modello, ma un messaggio. Una ribellione in metallo.
IL

Non è un veicolo.
Non è un prodotto.
Una dichiarazione.
Un promemoria da parte nostra, da Bologna, dalla Motor Valley, da un'azienda che non ha mai imparato a scendere a compromessi: il design italiano non è morto, non è stanco, non è diluito.
È vivo, volatile e pronto a incendiare la mediocrità.
NON L'ABBIAMO COSTRUITO. L'ABBIAMO SCOLPITO.
Non si tratta solo di parole in un comunicato stampa.
Rappresentano la verità su come questa macchina ha preso vita.
Ogni linea, ogni superficie, ogni pezzo di alluminio esposto è stato modellato con intenzione.
Non abbiamo nascosto l'ingegneria, l'abbiamo celebrata. L'abbiamo messa in mostra, perché ne siamo orgogliosi.

La Roadster è metallo, onestà e carattere.
Plastica minima.
Anima massima.
Dai pannelli laterali ispirati alla turbina al telaio sottosella visibile, dalle ruote a raggi in alluminio ai doppi scarichi Akrapovič che incorniciano l'ammortizzatore posteriore, ogni parte porta la firma di

La gente all'EICMA ha superato decine di moto senza rallentare, poi si è fermata davanti alla nostra. L'ha osservata come si osserva un'opera d'arte che non si è ancora compresa appieno.

Un visitatore lo ha detto ad alta voce:
"Questo non è uno scooter. È una scultura che vuole combattere."
Sorridemmo.
Perché è esattamente ciò che abbiamo fatto.
IL MOTORE CHE ABBIAMO USATO PER DIMOSTRARE UN PUNTO

All'interno della Roadster batte un motore monocilindrico da 394 cc, il più potente della sua categoria.
31 kW a 7.500 giri/min.
41,2 Nm a 6.000 giri/min.
151 kg secchi.
Non abbiamo inseguito i numeri per vantarci.
Abbiamo inseguito il carattere.
La Roadster accelera con decisione.
Respira come dovrebbe fare una macchina italiana.
Invia un messaggio molto chiaro al mondo:
Non siamo qui per mimetizzarci.
Un motociclista all'EICMA lo ha detto meglio di chiunque altro:
"Le bici moderne sembrano sciolte. Questa sembra scolpita."
SÌ.
Esattamente.
DLAS: LA NOSTRA RIVOLUZIONE FRONT-END
Il cuore dell'identità della Roadster è il nostro nuovo sistema brevettato DLAS, Dynamic Linkage Articulated Steering.
Non abbiamo copiato nessuno.
Non abbiamo riciclato vecchi modi di pensare.
Abbiamo creato la nostra architettura frontale, ispirandoci all'iconico DNA del Dragster e trasformandola in qualcosa di completamente nuovo.

Il sistema DLAS consente al ciclista di scegliere tra rigidità e comfort.
Affila la Roadster senza penalizzarla.
Offre precisione senza sacrificare la civiltà.
Un giornalista ci ha detto:
"Non hai progettato un front-end. Hai progettato una coreografia."
Forse.
Ma noi lo chiamiamo semplicemente
COSTRUIAMO CON ARTIGIANALITÀ, SENZA COMPROMESSI
Ogni Roadster è un omaggio alla lavorazione dei metalli italiana.
Acciaio dove altri usano la plastica.
Alluminio dove gli altri si nascondono dietro i pannelli.
Dettagli che puoi toccare, non illusioni nascoste nella patina.
Uno stilista che si è fermato al nostro stand ha detto:
"Ogni angolazione ha un significato preciso. Ogni dettaglio ha un peso. Si può percepire l'orgoglio nel metallo."
Ci ha capito.
Perché la Roadster non è retrò.
Non è moderno.
È più puro di entrambi.
È la nostra interpretazione di come dovrebbe apparire l'arte su due ruote in un mondo che ha abbassato i suoi standard.
IL MONDO CI HA SENTITI FORTE E CHIARO
Non abbiamo costruito la Roadster per ottenere applausi.
L'abbiamo costruito per dare inizio a una rissa.
Ma le reazioni parlano da sole:
"Finalmente qualcosa fatto di metallo e di intenzioni, non di scuse di plastica."
"Questo merita di essere parcheggiato dentro casa."
“Italjet ha semplicemente ricordato a tutti cosa significa realmente design."
Le riviste di design la chiamavano “arte industriale”.
I cavalieri la chiamavano "ribellione".
Lo chiamiamo la nostra identità.
LA NOSTRA FILOSOFIA, NELLE PAROLE DI MASSIMO
Come ha affermato il nostro CEO Massimo Tartarini all'EICMA:
"Non seguiamo percorsi già esistenti. Abbiamo il coraggio di crearne di nuovi."

Questo è lo spirito che ha plasmato la Roadster.
Questo è lo spirito con cui nostro padre Leopoldo ha viaggiato in giro per il mondo.
Questo è lo spirito che definisce
Non seguiamo le tendenze.
Noi non imitiamo.
Noi creiamo.
Perché l'arte italiana non chiede permesso.
Dichiara la sua
LA ROADSTER È IL NOSTRO MANIFESTO
Questa macchina è l'espressione più chiara di chi siamo oggi:
Italiano.
Indipendente.
Senza compromessi.
Orgoglioso.
Ribelle.
E assolutamente disinteressato a rendere qualsiasi cosa ordinaria.
La Roadster esiste perché il mondo ha di nuovo bisogno di qualcosa di bello.
Qualcosa di elaborato, non calcolato.
Qualcosa di scolpito, non ammorbidito.
Qualcosa di onesto.
Ecco cosa succede quando l'arte italiana dichiara guerra alla mediocrità.
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Osserva ogni dettaglio da vicino.
Scopri perché l'abbiamo realizzato.
Scopri perché ferma le persone sul loro cammino.