The Madmen of Mandalika: Arenas Holds the Line, Binder Rises from the Ashes

La foschia tropicale di Mandalika non è per i deboli di cuore. È un luogo dove gli pneumatici si sciolgono, gli animi si accendono e la sanità mentale è un optional. Italjet Il team Gresini Racing Moto2 è arrivato in Indonesia con un solo obiettivo: sopravvivere al caldo e rubare qualche punto. Quello che hanno ottenuto invece è stato fuoco, sudore e redenzione.


VENERDÌ – LA PREPARAZIONE E IL SUDORE

Albert Arenas è uscito con grinta, 12° più veloce in assoluto, direttamente in Q2. La velocità c'era, il ritmo cresceva, ma la perfezione era ancora fuori portata.

"Questo venerdì è iniziato bene, siamo stati veloci nella sessione mattutina. Nel pomeriggio le condizioni sono cambiate: abbiamo raggiunto il nostro obiettivo di Q2, ma il feeling non era perfetto. Dobbiamo migliorare per domani, soprattutto con l'assetto. Dalle FP1 alle FP2 abbiamo fatto un grande passo avanti, soprattutto nel settore 3, e ora dobbiamo fare quello finale con la moto per fare una buona qualifica".

Nel frattempo, Darryn Binder sorrideva sotto la visiera, felice di essere tornato nel caos.

"Felice di essere tornato in pista qui in Indonesia, mi piace molto guidare su questo circuito anche se le temperature sono incredibilmente alte, ma è lo stesso per tutti! Abbiamo lavorato bene oggi, testato entrambe le opzioni di pneumatici e ora abbiamo un piano chiaro per domani. Cercheremo di fare un altro passo avanti per le qualifiche".


SABATO – QUALIFICHE SUL BORDO

Giornata di qualifiche. Asfalto bollente, ogni giro una scommessa. Arenas ha lottato contro i problemi all'anteriore e ha mantenuto alto il ritmo.

"Abbiamo fatto un passo avanti costante con l'assetto. È stata una qualifica difficile per me, non sono riuscito a mettere insieme il giro perfetto e ho infilato l'anteriore nel mio giro veloce. Ho riprovato, ma non mi rimaneva molto. Abbiamo già esaminato i dati e sappiamo che dobbiamo lavorare sul freno motore, che aiuterà il nostro passo gara domani. Non partiamo dalle prime file, ma siamo molto vicini nei tempi. Una buona partenza sarà essenziale per andare il più avanti possibile".

Si è messo in fila 10°, abbastanza vicino da sentire l'odore del podio, abbastanza lontano da farlo arrabbiare.

Binder si fece strada attraverso Q1, migliorando ma perdendo progressi:

"In Q1 abbiamo fatto un bel passo avanti rispetto a stamattina e ho migliorato molto il mio giro, ma non è stato sufficiente per entrare in Q2. Abbiamo comunque ridotto il distacco dagli altri e il nostro passo è stato discreto per tutto il weekend. Non vedo l'ora che arrivi domani, sarà una gara combattuta, ma sono sicuro che potremo lottare per i punti".

Ventitreesimo in griglia, la strada è ancora lunga, ma Binder non ha mai avuto paura di combattere.


DOMENICA – FUOCO, FURIA &e FOCUS

Giorno di gara. L'asfalto luccicava, l'aria era così densa da poter essere bevuta. Arenas partì come un indemoniato, aprendosi un varco nel gruppo con precisione chirurgica e furia spagnola.

"Questo fine settimana abbiamo fatto buoni progressi. Dobbiamo ancora lavorare un po' sul freno motore, ma siamo riusciti a rimontare in modo solido. Oggi abbiamo ottenuto tutto il possibile, un quinto posto e 11 punti in campionato. Ora studieremo i dati per arrivare ancora più forti in Australia".

Quinto posto. Undici punti guadagnati a fatica. Parole pacate, ma dietro di esse, la foga di un uomo che si avvicina sempre di più al comando a ogni round.

La gara di Binder è stata una storia diversa, in parte lotta, in parte redenzione.Ha preso la strada meno battuta, ha scommesso sulla scelta degli pneumatici e ha visto i suoi frutti negli ultimi giri.

“Sono abbastanza soddisfatto della gara di oggi. È stato un weekend difficile; avevamo due diverse scelte di gomme per il posteriore, e ho avuto difficoltà con quella preferita dalla maggior parte dei piloti. Quindi abbiamo fatto la direzione opposta, con la gomma con cui mi sentivo più a mio agio, e alla fine si è rivelata la scelta giusta. Partire ventitreesimo non è mai facile, e la prima parte di gara non è stata eccezionale, ma il mio ritmo è migliorato verso la fine e sono contento di aver finalmente conquistato dei punti. Il feeling sta migliorando, non vedo l'ora che arrivi Phillip Island per continuare su questa strada.”

Ha finito 12°, trascinandoloelf nei punti e fuori dalle fiamme.


AGGIORNAMENTO POST-GARA – UN COLPO DI SCENA NELL’ORDINE

Dopo i controlli post-gara, Manuel González, che era arrivato secondo, è stato squalificato dopo che le verifiche tecniche hanno identificato software elettronico non omologato sulla sua bici, una non conformità tecnica senza alcun suggerimento di intenti o vantaggio. La classifica aggiornata ha fatto salire di una posizione tutti quelli dietro di lui, dando Albert Arenas meritatamente P5.


CONSEGUENZE – MANDALIKA FINITA, PHILLIP ISLAND TI ASPETTA

Due corridori, due storie di resistenza al caldo. Uno ha lottato per raggiungere la top five, l'altro si è fatto strada dalle retrovie, entrambi più forti di prima.

Risultati ufficiali (MotoGP.com):

  • Albert Arenas – 5° posto
  • Darryn Binder – 12° posto

Classifica del campionato (dopo il GP d'Indonesia):

  • Albert Arenas – 8° con 120 punti
  • Darryn Binder – 24° con 16 punti

Mandalika non era un paradiso. Era una zona di guerra di gomma e sudore, ma il Italjet Il team Gresini Racing Moto2 se n'è andato vivo, insanguinato e ancora affamato.

Perché in questo paddock la vittoria non è facile.
Non ti riposi. Ti ricarichi.

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